lunedì 23 luglio 2018

Intervista a Eliana Fasani, autrice della "Contact Saga"

Salve lettori!

Questo, forse, è l'articolo che più sono felice di scrivere.
Nella mia vita da lettrice ho avuto modo di "conoscere" diversi autori tramite i loro libri ma, purtroppo, sono sempre risultati essere irraggiungibili. Insomma, quante volte sarà successo anche a voi di terminare un libro e avere in mente mille domande da voler fare all'autore stesso?
E questo è quello che è successo esattamente con me dopo la lettura di "Promises".



"Promises" è il secondo volume di una saga, la Contact saga, ideata dalla talentuosa autrice Eliana Fasani.
Il primo volume "Fear" si è rivelato essere l'inizio di un amore...


Foto di contact.saga

Se siete interessati, trovate qui la mia mini recensione. Per Promises, invece, dovrete solo aspettare qualche giorno e verrà pubblicata sul blog!


La bellezza di poter leggere un libro scritto da un'autrice emergente, è proprio la possibilità di sbizzarrirsi facendole tantissime domande sulla storia e sui suoi personaggi. Da qui l'idea... Perché non soddisfare la curiosità di molti altri lettori tramite un'intervista ad Eliana?
E quindi eccoci qui! Ringrazio ancora questa carinissima autrice per avermela concessa!!

Ma prima, di cosa parla "Fear"?
TRAMA: "Se l'inaspettato stravolgesse d'un tratto la tua esistenza, a cosa saresti disposto per sopravvivere? A quali valori ti aggrapperesti e quali altri perderebbero invece d'importanza? Liz non si è mai posta domande del genere, perché dovrebbe? La sua vita è all'apparenza perfetta: ha una famiglia che la ama, buoni risultati a scuola ed è la più popolare del suo anno. Ma se accadesse l'impensabile? In un giorno come tanti altri, dal cielo arrivano gli "Esterni" e le loro intenzioni non sono affatto pacifiche. Persi i genitori, Liz dovrà fare una scelta: arrendersi agli invasori o lottare con tutte le sue forze nel tentativo di salvare il fratellino? Rassegnarsi vorrebbe dire diventare burattini nelle mani degli Esterni, mentre opporsi significherebbe combattere, resistere. Quale alternativa fa per Liz? Quella che potrà donare ancora un briciolo di speranza in ciò che resta dell'umanità? E, in tutto questo, fidarsi del misterioso Finn potrebbe essere la decisione giusta?"

Intervista

B(logger): Quando e com'è nata la tua passione per la scrittura?
E(liana): "Ho sempre letto tantissimo fin da piccola, immagino che la scrittura sia una conseguenza della mia passione per la lettura. Ricordo che la prima storia iniziai a scriverla un pomeriggio appena tornata da scuola, dopo aver preso un brutto voto in inglese ed essermi guadagnata una sonora sgridata da mia mamma. Per sfogare la frustrazione, mi sono messa al pc e... ho scritto. Poi fa niente se quella storia era 'na mezza cafonata fantasy che non vedrà mai la luce; sono contenta di aver sentito il bisogno di scrivere, quel pomeriggio, perché mi ha portato dove sono adesso."

B: Quando hai iniziato a scrivere "Fear"
E: "Ho iniziato nel lontano 2009, quando ancora andavo alle superiori. Spesso, durante le lezioni, mi ritrovavo a pensare alla scrittura anziché ascoltare i professori! E una volta a casa, invece di studiare, quasi sempre mi mettevo al pc per scrivere quello che avevo pensato il mattino. Non è un comportamento da brava studentessa, ne sono consapevole, ma non me ne pento."

B: Com'è nata l'idea di questa saga?
E: "L'idea iniziale mi è venuta rivedendo per la milionesima volta "La guerra dei mondi". Ho sempre adorato quel genere di film e libri, quelli dove i protagonisti devono spingersi al limite per sopravvivere... Fino a quando non mi sono detta: "Ehi, ma perché non ne scrivo una io, di storia, con una protagonista badass?". E così mi sono messa a scrivere quel che mi sarebbe piaciuto leggere in quel momento."

B: Durante la stesura della Contact saga, sei mai stata vittima del blocco dello scrittore? Se sì, come l'hai superato?
E: "Il blocco del lettore è brutto, ma il blocco dello scrittore è mille volte peggio. Purtroppo mi capita spesso di finirci dentro e uscirne è davvero difficilissimo, anche perché è una sensazione molto strana: la voglia di scrivere c'è, il tempo pure, ma quando mi metto davanti al pc per mettere giù qualche riga, mi sembra che faccia tutto schifo e finisco per cancellare e cancellare. Al momento sono riuscita a liberarmi dal blocco, dopo molti mesi che mi perseguitava, e spero che ne stia alla larga per un bel po', così da riuscire ad andare avanti con la stesura della saga. 
A dire la verità, non so come mi sia passato... un giorno mi sono messa davanti al pc, come altre volte, e mi sono detta "o scrivo qualcosa, o cestino tutto e addio", e alla fine ho scritto un intero capitolo in un pomeriggio!"

B: Quando scrivi, pensi mai alle reazioni che susciterai al lettore?
E: "Sì, ci penso. E penso che magari potrebbe non piacere, o che Liz potrebbe risultare troppo scontrosa, imprudente o sciocca, persino. Ma poi mi dico che quel che scrivo deve dar piacere a me in primis e che Liz è quello che è e che non deve cambiare soltanto per risultare più simpatica."

B: C'è un capitolo in particolare che hai amato scrivere?
E: "Ce ne sono molti. I miei preferiti sono quelli cruenti, dove si vede sangue, dolore e sofferenza. Sembrerò una persona orribile adesso, lo so, ma è la verità. Inoltre, un capitolo che ho particolarmente a cuore è il 23 di Promises, perché... beh, se l'avete letto o lo leggerete penso che capirete!"

B: Hai già deciso come finirà l'intera saga?
E: "Ho già tutto in mente, sì. Mi è venuta l'ispirazione divina durante un recente viaggio in treno e ne sono troppo entusiasta, non vedo l'ora di arrivare a scrivere quella parte. Quando riuscirò a terminare Contact credo che piangerò tutte le lacrime che ho in corpo, anche se non so se saranno di felicità o di tristezza!"

B: Come hai scelto i nomi dei personaggi? Ti sei ispirata a qualcuno in particolare?
E: "Alcuni dei nomi dei personaggi della saga hanno significati particolari, ma non quelli dei protagonisti. Quelli li ho scelti più che altro per il loro suono, per quello che mi comunicavano. Volevo che fossero semplici, brevi, facili da imparare per chi avesse letto il libro. (Liz, Liam, Finn)."

B: E dal punto di vista estetico e caratteriale?
E: "Per quel che riguarda il carattere di Liz, volevo una protagonista forte, sicura di sé, arrogante addirittura, e così è venuta fuori lei. Liz è il mio opposto e forse è per questo che mi piace così tanto impersonificarla e narrare il mondo attraverso i suoi occhi: mi dà modo di mettere da parte la mia timidezza e di dare voce ai miei pensieri, di sentirmi forte. D'altro canto, contrapposto a Liz c'è Finn: se lei è impulsiva, lui è riflessivo; se lei non è capace di tenere la bocca chiusa, lui è fin troppo silenzioso. Sono praticamente l'una l'opposto dell'altro."

B: Ti senti vicina ad uno dei personaggi che hai creato?
E: "Come si intuisce dalla sua caratterizzazione, mi sento vicina a Finn: siamo entrambi riflessivi ed introversi. Poi, vabbè, lui è decisamente più interessante di me, ma a livello caratteriale mi sento molto affine a lui."

B: Se tu fossi stata al posto di Liz, credi che saresti riuscita a sopravvivere?
E: "Io, al posto di Liz, sarei morta il primo giorni di invasione. Di infarto."

B: Ci hai fatto notare come una situazione catastrofica, come quella da te descritta, può cambiare le persone in meglio o in peggio. Se, ancora, ti fossi ritrovata tu in quella situazione... Quale cambiamento credi che avresti subìto?
E: "Credo che in una situazione disastrosa come quella che descrivo in Contact, ognuno di noi cambierebbe, perché le priorità cambierebbero. Io sono una persona molto pacifica, tanto che non farei male neanche ad una mosca (se solo non fossero così fastidiose!), ma se a repentaglio ci fosse la mia vita o quella di qualcuno a cui tengo, credo che sarei in grado di tirare fuori un lato di me che al momento non sembrerebbe nemmeno esistere. Il problema di questo cambiamento sarebbe riuscire ad individuare il limite e a non superarlo, a rimanere se stessi. Un po' come cerca di fare Liz (specialmente in Promises, ma anche nei seguìti), nonostante quello che si è ritrovata a dover compiere pur di sopravvivere."

B: Non abbiamo ancora conosciuto personalmente gli Esterni. Li hai già designati bene in mente?
E: "È voluto il fatto che gli Esterni non si siano ancora mostrati apertamente, così da mantenere un'aura di mistero intorno a loro. Non solo per i lettori, ma anche per Liz e i restanti personaggi. Ma arriverà il momento in cui verranno mostrati o, comunque, in cui i protagonisti saranno faccia a faccia con questi alieni."

B: Perché hai deciso di ambientare la tua storia all'estero e non in Italia?
E: "Ho deciso di ambientare Contact negli USA perché mi serviva una location molto vasta, dato che Liz e company compiono un viaggio di migliaia e migliaia di chilometri e volevo che non ci fossero difficoltà linguistiche tra i personaggi (come invece sarebbe accaduto se avessi ambientato la storia in Europa).
Inoltre gli Stati Uniti mi hanno sempre affascinata e il mio sogno sarebbe riuscire a ripercorrere io stessa l'itinerario compiuto da Liz, così da vederlo con i miei occhi... e non tramite Google Maps, come ho dovuto fare per poter descrivere al meglio le ambientazioni!"

B: Credi che vedremo mai "Fear" in libreria? O punti questo obiettivo con un'altra pubblicazione?
E: "Sarebbe il mio sogno riuscire a vedere "Fear" e la saga in generale in libreria. Non credo succederà mai, ma ci spero davvero tanto. Sicuramente, se scriverò altri romanzi mi comporterò in modo diverso e punterò a farmi notare da qualche casa editrice piuttosto che affidarmi al self publishing: decisamente non fa per me, non per una persona introversa come lo sono io."

B: Quando pubblicherai il terzo libro, "Resilience"?
E: "L'intento sarebbe quello di pubblicare il terzo libro della saga entro il 2018, ma non so dire se riuscirò a rispettare questo proposito. Al momento sono molto presa dal lavoro e dalla mia vita privata, ma spero tanto di trovare il tempo per scrivere, scrivere, scrivere. Anche perché adoro farlo, mi rilassa. 

L'intervista finisce qui e io spero di essere riuscita a soddisfare un po' delle vostre curiosità, insieme alle mie! Ringrazio ancora infinitamente Eliana, sia per avermi dato la possibilità di conoscere la sua storia, che per avermi rilasciato questa intervista!

Vi consiglio caldamente di recuperare i suoi bellissimi libri e a tal fine vi lascio qualche link utile:
profilo Instagram dell'autrice:
https://www.instagram.com/contact.saga/
link per l'acquisto Amazon dei libri: www.amazon.it

Alla prossima! ❤

10 commenti:

  1. Non riesco davvero a trovare parole per descrivere questa intervista..SENSAZIONALE è dir poco. Complimenti davvero😍😍😍..la seconda risposta mi ha fatto morire😂😂😂

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    1. Tu sei sempre troppo gentile! 😭❤ comunque Eliana è stata super simpatica!!!

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  2. Perfetta.Sono senza parole. È un'intervista spettacolare. Adoro! Sei stata bravissima e gentilissima a portarci questa intervista. Ho già letto Fear con la collaborazione che ho fatto con Eliana, e conto di riuscire a comprare in questi giorni promises. Durante la lettura di Fear le ho fatto un sacco di domande. Avevo troppi dubbi. E nonostante ne avessi altri non le ho mai mandato altri messaggi per chiedere,avendo paura di disturbarla con tutti quei messaggi. Qundi questa intervista un po' placa questi dubbi. Dico un po', quando in realtà è molto, perché sono troppe le domande che vorrei farle a partire dalla storia tra Finn e Liz (essendo io una che legge tanti romance e perciò se trovo una storia d'amore in un libro di fantascienza divento emozionatissima). Ma comunque ti ringrazio per questa bellissima intervista. Io mi sono totalmente innamorata di questa saga. Ci sono alcune autrici emergenti che superano molti autori con tanta esperienza.Eliana è una di quelle. Il suo modo di scrivere è stupendo. Come questa intervista direi. Complimenti è stupenda.��������

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  3. Perfetta. Adoro! È fantastica. Sono senza parole. È troppo bella. Sei stata bravissima e gentilissima a portarci questa intervista. Ho già letto Fear con la collaborazione che ho fatto con Eliana e conto di comprare in questi giorni promises. Durante la lettura di Fear le ho fatto un sacco di domande perché avevo mille dubbi. E questa intervista un po' placa questi dubbi. Dico un po', quando invece è molto, perché sono troppe le domande che vorrei farle, ma che non ho fatto per paura di disturbare. A iniziare dalla storia tra Finn e Liz (essendo io una che legge molti romance, anzi solo romance, se trovo una storia d'amore in un libro di fantascienza divento super emozionata). Io mi sono totalmente innamorata di questo libro, di questa saga. Ci sono alcune autrici emergenti che superano di gran lunga alcuni autori con molta più esperienza. Eliana è una di quelle. La sua scrittura è stupenda. Come quest'intervista direi. Complimenti é davvero bellissima! 😍😍😍😍😍

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    1. Ti ringrazio infinitamente e sono felice che questa intervista si sia rivelata utile! 😍 concordo su Eliana, ha tantissimo talento!! ❤

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  4. Troppo spesso Panerai replica mi trovo frustrato dal bagaglio storico con cui molti orologi che amo sono sellati. Ciò che intendo per "bagaglio" può significare molte Tag Heuer replica cose: riluttanza a innovare a causa di una visione romantica della storia di un pezzo; orologi incentrati su Audemars Piguet replica anniversari o anni per commemorare i punti di riferimento; menzione nauseam di celebrità iconiche "senza sforzo" che IWC replica indossavano un orologio 50 anni fa (sul serio, immagina che sia il 1970 e che gli appassionati di orologi stanno perdendo la testa su ciò Franck Muller replica che indossavano Charlie Chaplin o Cecil B. Demille poco prima dei ruggenti anni Venti). Adoro il fatto che Vacheron Constantin replica la linea Planet Ocean non abbia a che fare con nulla di tutto ciò e possa presentarsi con orgoglio Rolex replica come un'offerta di orologi subacquei davvero moderna. È ovviamente importante notare che i miei punti in replica Rolex alto sono limitati al Pianeta Oceano, non al marchio nel suo complesso perché è una conversazione completamente rolex replica diversa.

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